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La passione innata per la storia e per
la ricerca documentale, portano il giovane “reporter” Enrico Malatesta negli
anni settanta, all’inizio della sua carriera, ad infilare “il naso” in una
materia troppo delicata e per certi versi “top-sicret”. Avvicina un vecchio
partigiano cattolico e da questi raccoglie un’intervista a dir poco
clamorosa. L’uomo gli rivela con documenti alla mano che un gruppo di
partigiani cattolici, verso la fine dell’ultima guerra venne proditoriamente
sterminato dai partigiani comunisti per ordine di Tito. Questi i fatti.
Tra il 1944 ed il ‘45, nella zona del Friuli - Venezia - Giulia, operavano
due formazioni Partigiane: la Brigata Garibaldi e la Brigata Osoppo, la
seconda era di estrazione cattolica. Nella stessa zona ed analogo periodo
sono presenti anche i GAP (gruppi di azione patriottica) del Partito
Comunista Italiano. Nel luglio del 1946 lo Stato Maggiore del “IX Corpus
Sloveno” impone ai partigiani dei Gap cui cooperavano, di passare nelle loro
fila. Molti si rifiutarono, quelli che accettarono ricevettero l’ordine di
“fare pulizia”. I primi a cadere furono proprio i partigiani della Brigata
Osoppo , gli stessi “fratelli” di lotta cui avrebbero dovuto combattere
insieme i Nazi-Fascisti e non barbaramente uccidere i propri compagni.
Sono trasorsi dunque, solo 15 anni dalla fine del 2° Conflitto Mondiale e
sanguinosa guerra civile quando Enrico Malatesta mette le mani su questa
storia e sui suoi documenti inediti, troppo presto purtroppo, per pensare di
poterla rivelare. “….. Troppo presto per qualsiasi tipo di critica e di
revisionismo storico” si sente ripetere il giovane reporter dai diversi
Direttori cui presenta la clamorosa intervista. Ma egli non si arrende e
decide di farne um “libro-inchiesta”, va così alla ricerca di altri
testimoni del tempo, di altri “strani” morti e “misteriose” circostanze che
nessuno riesce a spiegare, trova così altri partigiani trucidati e trova…
altri documenti.
Nasce “Più Fango che Sangue” , è il primo vero bestseller di Enrico
Malatesta. Il libro non è ancora uscito dalla tipografia dell’Editore che
due carabinieri si presentano a casa dell’Autore per consegnargli la
“comunicazione giudiziaria” della Procura della Repubblica di Roma.
Il libro è sequestrato ed Enrico Malatesta è processato per direttissima per
“vilipendio” delle Forze Armate. Ci vorranno tre anni di udienze e una
sfilza di testimoni accompagnati da altrettanti avvocati per ottenerne una
completa assoluzione ma …. del fatto.non verrà scritta una sola parola di
cronaca giudiziaria in nessun giornale italiano.
Tutto come se nulla fosse accaduto.
Nel 1997, venticinque anni dopo, Renzo Martinelli esce con il film Porzus
che ripropone la sanguinosa vicenda “fraticida” degli uomini della Osoppo.
Ne parlano tutti i giornali
e qualcuno “fa finta” anche di scrivere un “libro-documento” ma le lapidarie
parole del film la dicono lunga:
“…Quando finalmente poptremo raccontare la verità non la ricorderemo più.”
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